Bergamotto: origine, usi e proprietà
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Bergamotto: origine, usi e proprietà


L’origine del bergamotto è incerta e avvolta nel mistero: un colore giallo indicherebbe una mutazione genetica da specie di agrumi preesistenti come il limone, l’arancia amara o il lime. Alcune leggende dicono che provenga dalle Isole Canarie, da dove sarebbe stato portato da Cristoforo Colombo; altre fonti indicano la Cina, la Grecia o la città di Berga in Spagna. Ancora un’altra storia racconta dei Maura di Spagna che vendettero per 18 scudi un ramo di bergamotto a membri della famiglia Valentino di Reggio (in Calabria), che lo innestarono su un albero di arancio amaro in una loro tenuta nel quartiere Santa Caterina di Reggio Calabria.
Una cosa è certa, lo sviluppo del bergamotto è legato all’invenzione della colonia da parte di Gianpaolo Feminis che, emigrato a Colonia nel 1680, formulò l’arqua admirabilis utilizzando insieme ad altre essenze l’olio estratto manualmente pressando la scorza del frutto.

Da questa ricetta fu brevettata la famosissima acqua di Colonia che si diffuse poi in tutto il mondo e da allora il bergamotto è rimasto un ingrediente essenziale per la preparazione dei profumi.

Attualmente questo profumato agrume è coltivato principalmente in Calabria che ne detiene il record mondiale per la sua coltivazione. Nel 2001 il Bergamotto di Reggio Calabria (Bergamotto di Reggia Calabria – Olio essenziale) è stato reso D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta).

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Varietà

Il bergamotto è un agrume che matura da novembre a gennaio. La sua forma ricorda un grande lime. Ha una buccia sottile, liscia di colore verde tendente al giallo, ricca di olii essenziali dal profumo intenso. Di solito viene coltivato in tre varietà che si differenziano principalmente per i frutti:
– Femminello; varietà molto produttiva con frutti piccoli e buccia liscia.
– Castagnaro; varietà molto rustica con frutti più grossi e buccia croccante e rugosa.
– Fantastico; varietà simile al femminello, ma con frutto a forma piramidale.

Le sue proprietà
Le proprietà medicinali del bergamotto sono numerose, sia per la salute del cuore che per combattere alcune fastidiose malattie della pelle. Il suo utilizzo, ad esempio, è molto usato nella nutraceutica per la produzione di integratori alimentari per il controllo del colesterolo alto.

L’aroma è inoltre particolarmente utile nel trattamento dell’ansia e come antidepressivo, come dimostrano alcune pratiche di aroma terapia. L’essenza di bergamotto contiene una grande quantità di antiossidanti che possono rallentare l’invecchiamento e combattere i radicali liberi.
Il bergamotto è composto per l’82% da acqua, contiene anche acido citrico, 31,7% di zuccheri (fruttosio, glucosio, saccarosio), proteine, fibre alimentari, fosfati, pectine, flavonoidi e vitamina C e minerali come sodio, potassio, calcio e magnesio e aminoacidi.


In cucina

L’essenza di bergamotto è usata principalmente per aromatizzare il tè (il famoso Earl Grey Tea). In cucina si utilizza principalmente la sua buccia, il cui odore e aroma garantiscono alle pietanze un gusto unico e inconfondibile, come nel caso del famoso risotto al bergamotto. Si abbina perfettamente a piatti di pesce. È un ingrediente indispensabile di molti dolci. Può essere trasformato in succhi allo stesso modo degli altri agrumi, oppure, tagliato a spicchi, può essere aggiunto alle insalate. La polpa, dal sapore acidulo e tendente all’amaro, ha un uso limitato, anche se non mancano confetture e liquori a base di bergamotto.


Come si conserva?

Il frutto rimane fresco fino a 2-3 settimane se conservato in un luogo fresco e asciutto (non in frigorifero). Scegli un posto per loro lontano da fonti di calore, altrimenti marciranno o si seccano entro una settimana. Il bergamotto affettato va coperto con un foglio di alluminio e conservato in frigorifero per un massimo di 2-3 giorni.


Curiosità


Il bergamotto deve il suo nome ai turchi che lo chiamavano bey armudi cioè “pero del signore” (per la sua forma piriforme).

Se si pianta un seme di Bergamotto, a nascere non sarà un albero dello stesso frutto, ma uno di arancio amaro. Il Bergamotto, infatti, così come lo conosciamo nasce da un innesto, che ha lontana origine da una qualche mutazione naturale dell’arancio amaro.

Il neroli, un ingrediente profumato comunemente usato, non è altro che fiori d’arancio o bergamotto.



FRUTTO:
profumo intenso
forma a pera (piramidale)


BUCCIA:
sottile
liscio o molto rugoso
di colore dal verde al giallo
ricco di oli essenziali


POLPA:
l’acido tende ad essere amaro

RACCOLTA:
da novembre a febbraio

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